domenica 23 dicembre 2012

MELATONINA, LE ULTIME NOVITA'


La melatonina è largamente utilizzata come rimedio dolce per l'insonnia e per i disturbi del ritmo sonno-veglia. Sembra però che abbia anche importanti proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive, che si spera potranno essere sfruttate in futuro per il trattamento di malattie croniche e neurodegenerative.


La Melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptammina, è una molecola ad azione ormonale  prodotta principalmente dalla ghiandola pineale in assenza di illuminazione e durante le ore notturne, con funzione cronobiologica riconosciuta da decenni.

Essa è in grado di indurre fisiologicamente il sonno e, agendo sull'ipotalamo, di regolare il ciclo sonno-veglia.



La melatonina è naturalmente prodotta in condizioni di buio dal corpo umano, ma anche da animali, piante e microorganismi.

La produzione fisiologica di questa molecola è però influenzata da diversi fattori, dipendenti dallo stile di vita e dalle condizioni fisiologiche e patologiche dell'individuo, e non è detto che la melatonina  prodotta sia sufficiente a stimolare fisiologicamente il sonno nell'essere umano.


Le proprietà di questa molecola hanno nutrito in modo sempre crescente l'interesse dell'industria farmaceutica e dell'integrazione alimentare, tanto che attualmente sono reperibili sul mercato, in Italia come integratori alimentari,  varie preparazioni contenenti melatonina come unico principio attivo o accoppiata ad altre sostanze naturali, in diverse forme farmaceutiche (gocce, compresse ecc.).

Tali preparazioni sono normalmente consigliate in caso di disturbi del sonno e del ritmo sonno-veglia, in particolar modo per tutti quei soggetti, che a causa delle abitudini di vita (es. lavoro notturno, frequenti viaggi e cambio di fuso-orario), hanno una maggiore possibilità di incorrere in una carenza di questa sostanza ma anche per quei soggetti affetti da problemi di insonnia che vogliano favorire un sonno fisiologico, senza ricorrere all'induzione del sonno tramite farmaci ipnotici e sedativi.


Recenti studi si stanno focalizzando su altre proprietà della melatonina.

In base a recenti ricerche scientifiche sembra infatti che tale molecola sia dotata di una rilevante capacità antinfiammatoria e antiossidante, che avrebbe un effetto benefico e protettivo sul fegato, sulle malattie cardiovascolari, sui processi infiammatori, in caso di osteoporosi e anche per talune patologie neoplastiche.
La sua azione neuroprotettiva sta nutrendo aspettative fondate sulla possibilità di un potenziale effetto positivo in varie malattie neurodegenerative quali il Morbo di Parkinson e di Alzheimer.
E' stata inoltre recentemente approvata come farmaco vero e proprio dall'EMEA (European Medicament Agency) e anche dall'Agenzia dei farmaci spagnola.

Sperando nella futura conferma scientifica dell'effettiva possibilità di applicazione alle suddette malattie croniche si conclude che essa può essere una valida alternativa dolce ai farmaci ipnotici e sedativi, che oltre a dare dipendenza fisica e psichica e tolleranza possono avere spiacevoli effetti collaterali, considerando anche che la melatonina è in grado di indurre un sonno fisiologico e pertanto di qualità migliore rispetto al sonno indotto dagli ipnotici-sedativi e che provoca effetti da sovradosaggio pressochè nulli.

Prima ancora di ricorrere alla melatonina si consiglia comunque di verificare che siano rispettati i consueti criteri di igiene del sonno e che l'ambiente dedicato al riposo garantisca la totale assenza di fonti luminose, in quanto l’esposizione alla luce inibisce la produzione della melatonina in misura dose-dipendente.

Fonti: 

Fernández-Tresguerres Hernández JA - "Melatonina: old molecule, new medicament" - PubMed

http://it.wikipedia.org/wiki/Melatonina

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