lunedì 3 marzo 2014

CARENZA DI IODIO? NON SOLO GOZZO E RITARDO MENTALE...


Lo iodio è un microelemento fondamentale per il buon funzionamento della tiroide e per la prevenzione del gozzo, ma non solo. 
Lo iodio è importantissimo per il corretto sviluppo del sistema nervoso e la carenza di iodio, oltre ad essere un'importante causa di ritardo mentale, deficit cognitivi e neurologici, è risultata associata ad un maggior rischio di sviluppare alcuni tumori, tra cui il carcinoma della tiroide e della mammella.

La carenza di iodio è largamente diffusa nei paesi in via di sviluppo, in particolare Africa, Asia centrale e Sud-Est Asiatico, ma rappresenta un problema di interesse collettivo anche nei paesi industrializzati. Anche in Europa infatti sono presenti paesi "a rischio", noti per la iododeficienza, tra cui Germania, Francia, Belgio e Italia. In quest'ultima si stima che siano circa 6 milioni le persone che soffrono di gozzo, ovvero più del 10% della popolazione).


Perchè lo Iodio è così importante?

Perché un apporto insufficiente di Iodio può generare una serie di disordini allo stato di salute dell’individuo in tutte le fasce di età.
Le manifestazioni cliniche della carenza di iodio, o "disordini da carenza iodica", la cui gravità e sintomatologia sono variabili a seconda del grado di carenza di iodio, sono numerose.
Mentre nell’individuo adolescente ed adulto la carenza iodica è principalmente causa del gozzo e di anomalie connesse al malfunzionamento della tiroide (ipotiroidismo), un inadeguato apporto di iodio in donne in stato di gravidanza o durante l’allattamento può avere conseguenze anche molto gravi sulla salute del neonato e del bambino.
La carenza di iodio della madre e il conseguente ipotiroidismo può causare infatti danni neurologici irreversibili durante lo sviluppo del feto e del neonato, che si possono manifestare con perdita di udito, difficoltà di apprendimento, disordini della mielinizzazione e ritardo mentale.
Lievi carenze di iodio, come quelle che si riscontrano comunemente in Italia, possono portare a deficit intellettivi e problemi neurologici minori.

La carenza di iodio è considerata inoltre un fattore di rischio per lo sviluppo non solo di disturbi benigni della tiroide ma anche di carcinoma della tiroide: nelle aree dove il gozzo è endemico per carenza di iodio, vi è purtroppo una maggior incidenza di tumori della tiroide.
La carenza di iodio è risultata inoltre associata ad una maggiore incidenza di patologie benigne o maligne del tessuto mammario, che vanno dalla mastopatia fibrocistica, ad alterazioni strutturali e funzionali della ghiandola mammaria sino al tumore al seno (carcinoma mammario).


Quanto iodio è necessario per mantenersi in salute ?

Per garantire un corretto funzionamento della tiroide, il fabbisogno giornaliero di iodio fissato per adolescenti e adulti è di 150 microgrammi.
Tale fabbisogno è aumentato in particolari condizioni fisiologiche, come la gravidanza e l'allattamento, per garantire un normale sviluppo del bambino.


Dove si trova lo iodio?

La principale fonte di iodio per l'uomo è la dieta.
A tal proposito si ricorda che il contenuto di iodio negli alimenti è estremamente variabile a seconda del terreno in caso di alimenti di origine vegetale, a seconda dell'alimentazione in caso di alimenti di origine animale.
Le principali fonti alimentari di iodio sono i pesci di mare e i crostacei, seguiti da uova, latte e carne. Frutta e verdura ne contengono quantità minori.
Non bisogna però dimenticare che ci sono alcuni alimenti, definiti alimenti gozzigeni, che possono inibire l'assorbimento dello iodio alimentare.
Essi sono principalmente cavoli, rape, broccoli, broccoletti (Brassicaceae o Cruciferae) e il loro effetto gozzigeno è attribuito al contenuto in isotiocianati, molecole che legano lo iodio.
Le Crucifeare non sono tuttavia da demonizzare, viste le proprietà antitumorali e salutistiche ad esse attribuite e visto il consumo comunque "limitato" nella dieta media, anzi...
La quantità media di iodio assunta con la dieta risulta comunque insufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di iodio.


Come fare allora per soddisfare il fabbisogno di iodio? Servono gli integratori alimentari di iodio?

Per prevenire la carenza di Iodio è sufficiente consumare, nell'ambito di una dieta variata e bilanciata, il sale iodato (arricchito di iodio) al posto del sale comune.
Il sale iodato ha lo stesso gusto del sale comune ma apporta 30 microgrammi/grammo di iodio (1/5 del fabbisogno giornaliero dell'adulto), ciò consente un apporto di iodio adeguato con un consumo di sale che non supera i limiti raccomandati.
L’assunzione di sale iodato non è quindi in contrasto con la raccomandazione generale di ridurre il consumo di sale a non più di 4-5 gr. al giorno, finalizzata alla prevenzione dell'ipertensione e delle malattie cardiovascolari.
Sono presenti inoltre sul mercato integratori alimentari con elevate quantità di iodio, solitamente a base di alghe e commercializzati con lo scopo di facilitare il dimagrimento, stimolando la produzione di ormoni tiroidei e di conseguenza il metabolismo.
Tali integratori a base di iodio devono sempre essere utilizzati con particolare cautela e possibilmente sotto controllo medico. L'eccessiva assunzione di iodio può infatti aggravare un eventuale ipertiroidismo, portando anche a gravi conseguenze.


Mangio spesso in mensa o al ristorante? Devo chiedere il sale iodato?

Al giorno d’oggi non dovrebbe essercene bisogno.
Dovrebbe infatti essere la norma poter trovare in mense e ristoranti sale da tavola iodato.
Purtroppo invece sono ancora tante le piccole attività di ristorazione che per disinformazione non mettono a disposizione della clientela sale iodato.
Detto ciò è utile ricordare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’impiego di sale iodato (ovvero arricchito in Iodio) nella preparazione di alimenti al fine di eradicare i disturbi dovuti alla carenza di Iodio.
E’ inoltre presente una normativa nazionale (Legge n. 55 del 21 marzo 2005  e s. m e i.) che ha per oggetto le “Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica”, così riassumibili:
- Promozione di sale arricchito su tutto il territorio nazionale
- Obbligo per i punti vendita di sale destinato al consumo diretto di assicurare la contemporanea disponibilità di sale arricchito con iodio e di sale alimentare comune; quest'ultimo è fornito solo su specifica richiesta del consumatore.
- Disponibilità nell'ambito della ristorazione pubblica, quali bar e ristoranti e di quella collettiva, quali mense e comunità, di sale arricchito con iodio per i consumatori.
- Negli espositori dei punti vendita di sale alimentare, presenza di locandina diretta ad informare la popolazione sui principi e sugli effetti della iodoprofilassi
- Impiego di sale arricchito con iodio consentito quale ingrediente nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari.

Quindi, in conclusione, per prevenire la carenza di iodio... poco sale, ma sempre iodato.

Fonti:
Iodine deficiency in pregnancy and the effects of maternal iodine supplementation on the offspring: a review; Michael B Zimmermann, Am J Clin Nutr 2009;89(suppl):668S–72S.
Iodine: Deficiency and Therapeutic Considerations, Lyn Patrick, ND, Alternative Medicine Review Volume 13, Number 2 2008
Iodio e Salute, Gruppo di Lavoro per l’attuazione della legge 21 marzo 2005, n.55 “Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico ed altre patologie da carenza iodica” operativo presso il Ministero della Salute.

Image Courtesy of voraorn/FreeDigitalPhotos.net

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