Lo
iodio è un microelemento fondamentale per il buon funzionamento
della tiroide e per la prevenzione del gozzo, ma non solo.
Lo iodio è
importantissimo per il corretto sviluppo del sistema nervoso e la
carenza di iodio, oltre ad essere un'importante causa di ritardo mentale, deficit cognitivi e neurologici, è risultata associata ad un maggior rischio di sviluppare alcuni tumori, tra cui il carcinoma della tiroide e della mammella.
La
carenza di iodio è largamente diffusa nei paesi in via di sviluppo,
in particolare Africa, Asia centrale e Sud-Est Asiatico, ma
rappresenta un problema di interesse collettivo anche nei paesi
industrializzati. Anche in Europa infatti sono presenti paesi "a
rischio", noti per la iododeficienza, tra cui Germania, Francia,
Belgio e Italia. In quest'ultima si stima che siano circa 6 milioni
le persone che soffrono di gozzo, ovvero più del 10% della
popolazione).
Perchè
lo Iodio è così importante?
Perché
un apporto insufficiente di Iodio può generare una serie di
disordini allo stato di salute dell’individuo in tutte le fasce di
età.
Le
manifestazioni cliniche della carenza di iodio, o "disordini da
carenza iodica", la cui gravità e sintomatologia sono variabili
a seconda del grado di carenza di iodio, sono numerose.
Mentre
nell’individuo adolescente ed adulto la carenza iodica è
principalmente causa del gozzo e di anomalie connesse al
malfunzionamento della tiroide (ipotiroidismo), un inadeguato
apporto di iodio in donne in stato
di gravidanza o durante l’allattamento può avere conseguenze anche
molto gravi sulla salute del neonato e del bambino.
La
carenza di iodio della madre e il conseguente ipotiroidismo può
causare infatti danni neurologici irreversibili durante lo sviluppo
del feto e del neonato, che si possono manifestare con perdita di
udito, difficoltà di apprendimento, disordini della mielinizzazione
e ritardo mentale.
Lievi
carenze di iodio, come quelle che si riscontrano comunemente in
Italia, possono portare a deficit intellettivi e problemi neurologici
minori.
La
carenza di iodio è considerata inoltre un fattore di rischio per lo
sviluppo non solo di disturbi benigni della tiroide ma anche di carcinoma della tiroide: nelle aree dove il gozzo è endemico per
carenza di iodio, vi è purtroppo una maggior incidenza di tumori della tiroide.
La
carenza di iodio è risultata inoltre associata ad una maggiore
incidenza di patologie benigne o maligne del tessuto mammario, che
vanno dalla mastopatia fibrocistica, ad alterazioni strutturali e
funzionali della ghiandola mammaria sino al tumore al seno (carcinoma
mammario).
Quanto
iodio è necessario per mantenersi in salute ?
Per
garantire un corretto funzionamento della tiroide, il fabbisogno
giornaliero di iodio fissato per adolescenti e adulti è di 150
microgrammi.
Tale
fabbisogno è aumentato in particolari condizioni fisiologiche, come
la gravidanza e l'allattamento, per garantire un normale sviluppo del
bambino.
Dove
si trova lo iodio?
La
principale fonte di iodio per l'uomo è la dieta.
A
tal proposito si ricorda che il contenuto di iodio negli alimenti è
estremamente variabile a seconda del terreno in caso di alimenti di
origine vegetale, a seconda dell'alimentazione in caso di alimenti di
origine animale.
Le
principali fonti alimentari di iodio sono i pesci di mare e i
crostacei, seguiti da uova, latte e carne. Frutta e verdura ne
contengono quantità minori.
Non
bisogna però dimenticare che ci sono alcuni alimenti, definiti
alimenti gozzigeni, che possono inibire l'assorbimento dello iodio
alimentare.
Essi
sono principalmente cavoli, rape, broccoli, broccoletti (Brassicaceae
o
Cruciferae)
e il loro effetto gozzigeno è attribuito al contenuto in
isotiocianati, molecole che legano lo iodio.
Le
Crucifeare non sono tuttavia da demonizzare, viste le proprietà
antitumorali e salutistiche ad esse attribuite e visto il consumo
comunque "limitato" nella dieta media, anzi...
La
quantità media di iodio assunta con la dieta risulta comunque
insufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di iodio.
Come
fare allora per soddisfare il fabbisogno di iodio? Servono gli
integratori alimentari di iodio?
Per prevenire la carenza di Iodio è sufficiente consumare, nell'ambito di una dieta variata e bilanciata,
il sale iodato (arricchito di iodio) al posto del sale comune.
Il
sale iodato ha lo stesso gusto del sale comune ma apporta 30
microgrammi/grammo di iodio (1/5 del fabbisogno giornaliero
dell'adulto), ciò consente un apporto di iodio adeguato con un
consumo di sale che non supera i limiti raccomandati.
L’assunzione
di sale iodato non è quindi in contrasto con la raccomandazione
generale di ridurre il consumo di sale a non più di 4-5 gr. al
giorno, finalizzata alla prevenzione dell'ipertensione e delle
malattie cardiovascolari.
Sono
presenti inoltre sul mercato integratori alimentari con elevate
quantità di iodio, solitamente a base di alghe e commercializzati
con lo scopo di facilitare il dimagrimento, stimolando la produzione
di ormoni tiroidei e di conseguenza il metabolismo.
Tali
integratori a base di iodio devono sempre essere utilizzati con
particolare cautela e possibilmente sotto controllo medico.
L'eccessiva assunzione di iodio può infatti aggravare un eventuale
ipertiroidismo, portando anche a gravi conseguenze.
Mangio
spesso in mensa o al ristorante? Devo chiedere il sale iodato?
Al
giorno d’oggi non dovrebbe essercene bisogno.
Dovrebbe
infatti essere la norma poter trovare in mense e ristoranti sale da
tavola iodato.
Purtroppo
invece sono ancora tante le piccole attività di ristorazione che per
disinformazione non mettono a disposizione della clientela sale
iodato.
Detto
ciò è utile ricordare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’impiego di sale iodato (ovvero arricchito in Iodio)
nella preparazione di alimenti al fine di eradicare i disturbi dovuti
alla carenza di Iodio.
E’
inoltre presente una normativa nazionale (Legge n. 55 del 21 marzo
2005 e s. m e i.) che ha per oggetto le “Disposizioni
finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie
da carenza iodica”, così riassumibili:
-
Promozione di sale arricchito su tutto il territorio nazionale
-
Obbligo per i punti vendita di sale destinato al consumo diretto di
assicurare la contemporanea disponibilità di sale arricchito con
iodio e di sale alimentare comune; quest'ultimo è fornito solo su
specifica richiesta del consumatore.
-
Disponibilità nell'ambito della ristorazione pubblica, quali bar e
ristoranti e di quella collettiva, quali mense e comunità, di sale
arricchito con iodio per i consumatori.
-
Negli espositori dei punti vendita di sale alimentare, presenza di
locandina diretta ad informare la popolazione sui principi e sugli
effetti della iodoprofilassi
-
Impiego di sale arricchito con iodio consentito quale ingrediente
nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari.
Quindi, in conclusione, per prevenire la carenza di iodio... poco sale, ma sempre iodato.
Fonti:
Iodine
deficiency in pregnancy and the effects of maternal iodine
supplementation on the offspring: a review; Michael B Zimmermann, Am
J Clin Nutr 2009;89(suppl):668S–72S.
Iodine:
Deficiency and Therapeutic Considerations, Lyn Patrick, ND,
Alternative Medicine Review Volume 13, Number 2 2008
Iodio
e Salute, Gruppo di Lavoro per l’attuazione della legge 21 marzo
2005, n.55 “Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo
endemico ed altre patologie da carenza iodica” operativo presso il
Ministero della Salute.
Image Courtesy of voraorn/FreeDigitalPhotos.net
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