Sono sempre di più i consumatori che di fronte a capelli fragili e che cadono ricorrono ad integratori alimentari specifici per la salute dei capelli. Tra i tanti nutrienti e le tante formule di integratori in commercio, è fondamentale sapere quali possono davvero risultare utili ed efficaci, anche dal punto di vista regolatorio, in caso di diradamento e caduta dei capelli. E a giudicare dai dati EFSA i nutrienti realmente utili sono davvero pochi. Vediamo quali.
L'indebolimento e la caduta dei capelli
possono essere legati oltre che a fattori genetici e ormonali
(caso esemplare è l'alopecia androgenetica dell'uomo) anche ad una dieta carente in alcuni
nutrienti, fondamentali per il trofismo e la salute dei capelli.
In caso quindi di capelli che cadono o
che diventano più fragili e sottili, è importante, per uomini e
donne, fare una sorta di "esame di coscienza" sulla nostra
dieta.
Una dieta inadeguata e carente in
determinate vitamine e minerali può essere causa o concorrere
insieme ad altri fattori all'indebolimento e alla caduta dei capelli
con conseguente diradamento.
Quali sono i nutrienti riconosciuti
utili per il trofismo e la salute dei capelli?
Tra i tanti nutrienti pubblicizzati per
la salute dei capelli, per il momento solo Biotina, Selenio e Zinco
possono vantare dal punto di vista legislativo, e quindi in
etichetta, un claim salutistico (Health Claim) autorizzato
dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
L'Healt Claim in questione è "....
contribuisce al mantenimento di capelli normali" e se ad oggi
sono davvero pochi i nutrienti per cui è autorizzato, non è detto
che la situazione non possa cambiare con la valutazione di nuovi dati
scientifici.
Vediamo nel dettaglio come mai questi
nutrienti, che sono normalmente introdotti a livelli sufficienti
seguendo una dieta variata e bilanciata, sono utili per la buona
salute dei capelli e quali sono le fonti alimentari.
Biotina (Vitamina B8 o Vitamina H):
appartenente alle vitamine del gruppo B, la biotina può risultare
utile per favorire la crescita e la salute dei capelli in quanto è
provato che la carenza di biotina provoca, tra i vari sintomi,
l'assottigliamento dei capelli e la progressione della caduta dei
capelli (alopecia).
Il trattamento della carenza di biotina
per almeno 1-2 mesi, tramite l'adeguamento della dieta o integratori
alimentari, porta alla crescita di capelli normali e "in buona
salute".
Le principali fonti alimentari di
biotina, da non far mancare nella propria dieta, sono latte,
latticini, tuorlo d'uovo e frutti di mare. Nei vegetali la
biodisponibilità di biotina è minore.
Selenio:
è
un oligoelemento esistente in natura, fondamentale per numerose
funzioni fisiologiche.
La
carenza di selenio è associata a vari disordini tra cui
l'indebolimento e la perdita di capelli, sino all'alopecia. In caso
di carenza, l'assunzione di selenio è in grado di far regredire
queste manifestazioni carenziali.
Tra le fonti alimentari di selenio di
origine animale spiccano alcuni pesci (tonno, sardine, sogliola),
crostacei (aragoste, gamberi), mitili (cozze), fegato.
Le fonti alimentari vegetali, meno
ricche in selenio rispetto alle precedenti e con contenuto di selenio
variabile a seconda del terreno, sono principalmente fagioli, mais,
riso e lenticchie.
Zinco: è
un elemento essenziale, costituente di alcune proteine e di enzimi ad
azione antiossidante o con funzioni catalitiche.
La
carenza di zinco causa, tra i tanti sintomi, la caduta di capelli,
soprattutto a chiazze.
Le
principali fonti alimentari di zinco di origine animale sono il
grana, fegato suino o bovino, carni di tacchino, agnello o suino. Tra
le fonti alimentari vegetali spiccano invece noci pecan, fagioli,
ceci e arachidi.
Alcuni
integratori per capelli contengono, oltre ai nutrienti assunti
normalmente con la dieta, anche estratti di erbe, come l'estratto di Serenoa
repens.
La
Serenoa
repens
è ad oggi il più popolare inibitore naturale dell'enzima
5-alfa-reduttasi (5aR), che converte il testosterone in
diidrotestosterone.
Per
questo suo effetto, nonostante la mancanza di appropriati studi
clinici,
è
ampiamente pubblicizzata come potente rimedio per l'ipertrofia
prostatica benigna e l'alopecia androgenetica (AGA),
anche dagli stessi tricologi che promuovono l'estratto di Serenoa
repens come alternativa "più sicura" alla finasteride, un
inibitore di sintesi dell'enzima 5-alfa-reduttasi.
Fonti:
EFSA Journal
J
Cutan Aesthet Surg.2009 Jan-Jun; 2(1): 31–32.doi
Serenoa
Repens: Does It have Any Role in the Management of Androgenetic
Alopecia?
Sundaram
Murugusundram
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