martedì 1 aprile 2014

CAPELLI CHE CADONO? DIETA E INTEGRATORI POSSONO AIUTARCI... VEDIAMO QUALI.


Sono sempre di più i consumatori che di fronte a capelli fragili e che cadono ricorrono ad integratori alimentari specifici per la salute dei capelli. Tra i tanti nutrienti e le tante formule di integratori in commercio, è fondamentale sapere quali possono davvero risultare utili ed efficaci, anche dal punto di vista regolatorio, in caso di diradamento e caduta dei capelli. E a giudicare dai dati EFSA i nutrienti realmente utili sono davvero pochi. Vediamo quali.

L'indebolimento e la caduta dei capelli possono essere legati oltre che a fattori genetici e ormonali (caso esemplare è l'alopecia androgenetica dell'uomo) anche ad una dieta carente in alcuni nutrienti, fondamentali per il trofismo e la salute dei capelli.
In caso quindi di capelli che cadono o che diventano più fragili e sottili, è importante, per uomini e donne, fare una sorta di "esame di coscienza" sulla nostra dieta.
Una dieta inadeguata e carente in determinate vitamine e minerali può essere causa o concorrere insieme ad altri fattori all'indebolimento e alla caduta dei capelli con conseguente diradamento.

Quali sono i nutrienti riconosciuti utili per il trofismo e la salute dei capelli?
Tra i tanti nutrienti pubblicizzati per la salute dei capelli, per il momento solo Biotina, Selenio e Zinco possono vantare dal punto di vista legislativo, e quindi in etichetta, un claim salutistico (Health Claim) autorizzato dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
L'Healt Claim in questione è ".... contribuisce al mantenimento di capelli normali" e se ad oggi sono davvero pochi i nutrienti per cui è autorizzato, non è detto che la situazione non possa cambiare con la valutazione di nuovi dati scientifici.
Vediamo nel dettaglio come mai questi nutrienti, che sono normalmente introdotti a livelli sufficienti seguendo una dieta variata e bilanciata, sono utili per la buona salute dei capelli e quali sono le fonti alimentari.

Biotina (Vitamina B8 o Vitamina H): appartenente alle vitamine del gruppo B, la biotina può risultare utile per favorire la crescita e la salute dei capelli in quanto è provato che la carenza di biotina provoca, tra i vari sintomi, l'assottigliamento dei capelli e la progressione della caduta dei capelli (alopecia).
Il trattamento della carenza di biotina per almeno 1-2 mesi, tramite l'adeguamento della dieta o integratori alimentari, porta alla crescita di capelli normali e "in buona salute".
Le principali fonti alimentari di biotina, da non far mancare nella propria dieta, sono latte, latticini, tuorlo d'uovo e frutti di mare. Nei vegetali la biodisponibilità di biotina è minore.

Selenio: è un oligoelemento esistente in natura, fondamentale per numerose funzioni fisiologiche.
La carenza di selenio è associata a vari disordini tra cui l'indebolimento e la perdita di capelli, sino all'alopecia. In caso di carenza, l'assunzione di selenio è in grado di far regredire queste manifestazioni carenziali.
Tra le fonti alimentari di selenio di origine animale spiccano alcuni pesci (tonno, sardine, sogliola), crostacei (aragoste, gamberi), mitili (cozze), fegato.
Le fonti alimentari vegetali, meno ricche in selenio rispetto alle precedenti e con contenuto di selenio variabile a seconda del terreno, sono principalmente fagioli, mais, riso e lenticchie.

Zinco: è un elemento essenziale, costituente di alcune proteine e di enzimi ad azione antiossidante o con funzioni catalitiche.
La carenza di zinco causa, tra i tanti sintomi, la caduta di capelli, soprattutto a chiazze.
Le principali fonti alimentari di zinco di origine animale sono il grana, fegato suino o bovino, carni di tacchino, agnello o suino. Tra le fonti alimentari vegetali spiccano invece noci pecan, fagioli, ceci e arachidi.

Alcuni integratori per capelli contengono, oltre ai nutrienti assunti normalmente con la dieta, anche estratti di erbe, come l'estratto di Serenoa repens.
La Serenoa repens è ad oggi il più popolare inibitore naturale dell'enzima 5-alfa-reduttasi (5aR), che converte il testosterone in diidrotestosterone.
Per questo suo effetto, nonostante la mancanza di appropriati studi clinici, è ampiamente pubblicizzata come potente rimedio per l'ipertrofia prostatica benigna e l'alopecia androgenetica (AGA), anche dagli stessi tricologi che promuovono l'estratto di Serenoa repens come alternativa "più sicura" alla finasteride, un inibitore di sintesi dell'enzima 5-alfa-reduttasi.


Fonti:
EFSA Journal
J Cutan Aesthet Surg.2009 Jan-Jun; 2(1): 31–32.doi
Serenoa Repens: Does It have Any Role in the Management of Androgenetic Alopecia?
Sundaram Murugusundram
www.inran.it
Image Courtesy of ©Andres Rodriguez - Dreamstime Stock Photos


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