domenica 16 febbraio 2014

GLICEMIA ALTA? I RIMEDI EFFICACI


La "Glicemia alta", o iperglicemia, anche nel range di valori "borderline", non diagnostici per diabete, rappresenta un fattore di rischio progressivo e continuo per malattie cardiovascolari. Per ridurre la glicemia, oltre ad una dieta adeguata e ad uno stile di vita sano, si può ricorrere all'aiuto di alcuni nutrienti, che possono vantare Claims Salutistici autorizzati dall'EFSA in merito al controllo della glicemia.

E' ormai noto che il diabete di tipo 2, si associa ad un'aumentata incidenza di malattie cardiovascolari, soprattutto a carico delle arterie coronarie, delle arterie periferiche e del
sistema cerebrovascolare.
Numerose evidenze scientifiche indicano però che anche le alterazioni della glicemia che possono precedere il diabete - valori di glicemia borderline (100/110 -125 mg/dl a digiuno) - mostrano le caratteristiche cliniche della sindrome da insulino-resistenza con un aumentato rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari.
Non è ancora del tutto chiaro se l'iperglicemia sia una causa diretta di un aumentato rischio cardiovascolare o se rappresenta solo un marker di una più complessa condizione metabolica.

Quali sono i rimedi naturali riconosciuti efficaci per la glicemia alta?

Il "pilastro fondamentale" per la gestione dell'iperglicemia e del diabete non sta in nessun farmaco ma in uno stile di vita sano.
Fondamentali sono una dieta sana ed equilibrata (povera di zuccheri semplici, alimenti ad alto carico glicemico e grassi) e l'esercizio fisico regolare, importantissimi anche per ridurre un eventuale sovrappeso.
Ci sono inoltre dei nutrienti per i quali l'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha autorizzato claims salutistici, ovvero indicazioni sulla salute che un prodotto può vantare in etichetta, relativi al controllo della glicemia.
I nutrienti risultati benefici per il controllo della glicemia sono di diversa tipologia e influiscono sul metabolismo del glucosio a diversi livelli.

Il cromo, in forma trivalente, è attualmente l'unico nutriente autorizzato riconosciuto utile per il mantenimento di livelli normali di glucosio nel sangue.
Come si spiega la sua utilità ? L'iperglicemia è un sintomo comune della carenza di Cromo nell'uomo e migliora fino a normalizzarsi somministrando Cromo.

Ma in quali alimenti possiamo trovare quantità significative di Cromo ?

Le maggiori e più diffuse fonti alimentari di cromo sono cozze, ostriche, datteri essicati, pere, farina integrale, pomodori e broccoli.

Altri nutrienti sono stati invece riconosciuti utili dall'EFSA per la riduzione dell'aumento del glucosio ematico post-prandiale (picco glicemico post-prandiale), importante indice di rischio cardiovascolare.
La glicemia postprandiale è una normale risposta fisiologica del nostro organismo che varia per entità e durata e può essere influenzata dal tipo di pasto e da caratteristiche individuali.
Sono vari i nutrienti che assunti in determinate dosi durante i pasti sono risultati in grado di ridurre la glicemia post-prandiale.
Uno di questi è la cellulosa metilica propilica idrossilata (HPMC), un additivo alimentare, che ha mostrato effetti significativi sia in soggetti obesi non diabetici sia in soggetti affetti da diabete non insulino-dipendente. La dose di HPMC ritenuta efficace è di 4 grammi per pasto.
Anche le fibre solubili (arabinoxilano, beta-glucani da orzo e avena, pectine) vantano il claim relativo alla riduzione dell'aumento di glucosio ematico post-prandiale.
Il meccanismo di azione dei suddetti nutrienti è legato all'aumento della viscosità del contenuto intestinale che determina un ritardo nell'assorbimento di glucosio, determinando un minor picco glicemico post-prandiale.
Mentre per l'Arabinoxilano il claim salutistico può essere utilizzato per un alimento che contiene almeno 8 g di fibre ricche di arabinoxilano (AX) prodotto dall’endosperma del frumento (almeno il 60 % di AX in termini di peso) per 100 g di carboidrati disponibili in una porzione quantificata nell’ambito del pasto, nel caso dei betaglucani da orzo e avena la dose efficace è di 4 grammi di beta-glucani ogni 30 g di carboidrati disponibili in una porzione quantificata nell’ambito del pasto.
La dose di pectine ritenuta efficace è invece di 10 grammi nell'ambito di un pasto.

Dove trovare queste fibre solubili ?

Oltre agli alimenti creati ad hoc per i consumatori sensibili al problema della glicemia alta e contenenti le fibre sopracitate, è importante ricordare quali sono gli alimenti più ricchi di fibre solubili: in ordine di importanza (Fonte INRAN) troviamo i carciofi bolliti, l'orzo perlato, le carrube, le prugne secche, la farina di segale, i fiocchi d'avena e tanti altri alimenti tra cui, fra i più utilizzati citiamo i fagioli e i cereali da colazione per bambini.

Ci sono poi altri nutrienti come l'amido resistente e il fruttosio che vantano claims relativi al controllo della glicemia, ma dato il diverso uso e meccanismo di azione, ne discuteremo prossimamente.


Fonti:
"Diabete e corretti stili di vita"
EFSA Journal 2011
Reppas C, Dressman JB., Viscosity modulates blood glucose response to nutrient solutions in dogs., Diabetes Res Clin Pract., Aug;17(2), 1992
Cristina Bianchi, Stefano Del Prato, Roberto Miccoli, "Iperglicemia e rischio cardiovascolare" - Il pensiero scientifico editore
Image Courtesy of Praisaeng/FreeDigitalPhotos.net

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